Riparo Romito-Belvedere
Giordania
Dal 2020 il Museo partecipa alla missione scientifica in Giordania condotta dall'Unità di Archeologia Preistorica dell'Università di Firenze con apposito finanziamento del Ministero degli Affari Esteri (MAECI). La missione, che si avvale del supporto del Nabatean Center for
Archaeological Studies della Al-Hussein Bin Talal University, ha come obiettivo quello di avviare una ricerca sul popolamento umano della Giordania meridionale durante il Paleolitico. Il progetto si configura come una ricerca interdisciplinare volta a valutare, attraverso ricognizioni sul terreno, le evidenze riferibili alla frequentazione dei cacciatori raccoglitori del territorio del Governatorato di Ma'an. Le ricerche sul campo coinvolgono docenti e ricercatori di vari settori (archeologia, archeozoologia, geologia) dell'Università di Firenze con la partecipazione di laureandi e dottorandi dell'Università di Firenze. Per l'anno 2022 le ricerche si concentreranno nell'area di Udhruh (nord-ovest di Ma'an).
Grotta delle Veneri
Grotta delle Veneri situato all’interno del Parco Archeologico di Parabita (Lecce) è uno tra i più importanti siti preistorici dell’Italia meridionale.
A seguito del ritrovamento di due statuette in osso (Veneri) attribuite al Paleolitico superiore il sito fu oggetto di ricerche e scavi sistematici ad opera dell’Università di Pisa tra il 1966 e il 1972. Gli scavi effettuati sia nella grotta interna che nel riparo antistante la grotta misero in luce una sequenza che si estende dal Paleolitico medio fino all’età del Bronzo. Le ricerche portarono inoltre alla scoperta una sepoltura bisoma del Paleolitico superiore e a numerosi oggetti di arte mobiliare ascrivibili al Mesolitico.
Nel 2021 sono riprese le ricerche archeologiche da parte del Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze (responsabile scientifico Domenico Lo Vetro) in collaborazione con Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, Università del Salento e Università di Siena e il supporto dell’Amministrazione comunale di Parabita. Le nuove indagini si inseriscono in un più ampio e pluriennale progetto di ricerca finalizzato alla valorizzazione del sito, in collaborazione con il Comune di Parabita e la locale Soprintendenza ABAP, che prevede inoltre il ripristino dell’apparato informativo e dei percorsi di visita attrezzati per la fruizione del sito da parte della popolazione locale e dei turisti.