Il museo
Il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”, collocato al primo piano dello storico ex convento delle Suore Oblate, conserva importanti raccolte di materiali paletnologici e paleontologici riguardanti la più antica storia dell’uomo.
I numerosi documenti (in originale e in copia) vanno dalla prima Età della Pietra (Paleolitico) fino all’Età dei Metalli e provengono da scavi e da ricerche avvenute in varie località italiane, europee, asiatiche ed africane.
Il Museo non è un semplice luogo di raccolta e di conservazione dei documenti, ma anche un’istituzione di ricerca, con specifici laboratori scientifici (Archeometria, Antropologia, Archeozoologia, Archeoinformatica, Archeologia forense, Fotografia e disegno).
È attiva grazie al continuo incremento delle collezioni, del loro studio, della loro pubblicazione e con attività didattiche diversificate per fasce di età.
La storia
Il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria è stato fondato dal paletnologo Paolo Graziosi nel 1946 allo scopo di conservare e valorizzare le collezioni preistoriche di varia provenienza esistenti a Firenze. Aveva, come ha tutt’oggi, lo scopo di promuovere nuove ricerche nel campo della preistoria, di svolgere attività di studio e di conservazione di materiali archeologici e di promuovere attività formative ed educative. Oltre che una struttura espositiva, il Museo ha incrementato nel tempo il suo profilo di istituto di ricerca nel campo della preistoria. Oggi è inserito tra i Musei di eccellenza della Regione Toscana e vanta collaborazioni con prestigiose istituzioni museale e accademiche nazionali e internazionali.
Allestito nello storico edificio del convento delle Oblate, il museo conserva documenti sulle più antiche manifestazioni culturali del genere Homo, resti fossili umani e animali, riferibili all’intero arco della preistoria, dal Paleolitico alle età dei Metalli. I reperti provengono da scavi e ricerche condotte in Italia, in Europa e in Africa (vedi “Collezioni”).
Inizialmente riservate solo a specialisti della preistoria, nel 1975 le collezioni del Museo sono divenute accessibili al pubblico. Nel 1998 il Museo è stato interessato da una ristrutturazione che si è conclusa con la creazione di nuovi settori espositivi, attualmente riqualificati per mezzo di un sistema di postazioni multimediali che rendono il percorso di facile fruizione, anche nel caso di visitatori disabili.
Oltre alle collezioni esposte al pubblico il Museo conserva nei suoi depositi ampie raccolte di materiali paleontologici e paletnologici ordinati e classificati, a disposizione degli studiosi.
Le collezioni
Le collezioni del Museo comprendono materiali che derivano da ricerche in Italia e all’estero, condotte da Paolo Graziosi ma anche da altri studiosi.
Tali materiali (manufatti, oggetti artistici, documentazioni del rito funerario, faune…) sono in parte esposti e in gran parte conservati nei depositi del Museo.
Alcuni lotti importanti fanno parte di collezioni storiche relative alle prime ricerche sul Paleolitico in Francia, sulle palafitte in Svizzera, su alcune Terremare, sulla preistoria dell’Africa e dell’Asia
Le collezioni sono accessibili a studiosi di archeologia preistorica e sono messe a disposizione anche per la formazione universitaria.
La gipsoteca
Il Museo possiede una importante gipsoteca relativa a opere d’arte preistorica ed evidenze funerarie. Le repliche realizzabili sono messe a disposizione, su richiesta, per esposizioni temporanee e per eventi di archeologia sociale finalizzati all’accessibilità ai Beni culturali.
Archivio Graziosi
L’Archivio “Paolo Graziosi” è un importante fondo, di proprietà del Museo, che comprende una grande quantità di documenti (corrispondenza, diari di scavo, fotografie, negativi, prove di stampa, appunti di studio…) relativi alle ricerche di Graziosi in Italia, in Europa, in Asia e in Africa, a partire dal 1928.
Di particolare interesse sono quelli relativi all’arte preistorica.
L’archivio è accessibile agli studiosi, su prenotazione.
Consulta l'elenco dei documenti dell'Archivio Graziosi (in preparazione).